Anthony Gobert, ultima curva per The GoShow. Ci ha lasciati
La Notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno quando il fratello di Anthony in un breve comunicato di pochi giorni fa faceva Sapere a tutti e specialmente a tutti gli amanti delle due ruote, che The GoShow era in fin di Vita, con un breve comunicato. “Con tristezza annunciamo che Anthony è attualmente ricoverato in ospedale per cure palliative ed è nelle fasi finali della sua vita a seguito di una breve malattia. Forniremo tutti gli aggiornamenti disponibili a tempo debito“. Il tempo debito è arrivato il 17 gennaio 2024, La madre infatti con un triste annuncio fa sapere al mondo che il figlio Anthony ci ha lasciati
Anthony, il mio bellissimo figlio primogenito, è morto oggi. L’ho amato dal giorno in cui è nato e lo amerò fino a quando non morirò.A volte era molto difficile rapportarsi a lui, ma ha sempre avuto un cuore gentile e si prendeva cura di tutti. Purtroppo è stato vittima della dipendenza, che è una malattia molto diffusa nelle nostre famiglie. Ha provato molte volte a stare meglio ma non ci è riuscito del tutto. Sono così orgogliosa di lui e ringrazio tutte le persone che gli sono state accanto”.
La notizia sta facendo il giro del web. Siamo molto tristi perché Anthony è uno dei simboli di quel motociclismo che ci piaceva. Quello scanzonato, divertente, autentico, nel quale il divertimento sembrava venire prima di tutto, lontano da quello super pettinato con “la puzza sotto il naso” che vediamo oggi e dove forse uno come lui non sarebbe neanche più tanto tollerato .Anthony sembrava uno di quei motociclisti che potevi incontrare per strada o su i passi di montagna la Domenica, tra un panino e una birra. Era uno di noi, con il suo talento e i suoi difetti uniti al suo carattere sopra le righe era diventato un personaggio unico e indimenticabile. Il classico Genio e Sregolatezza che mescolati insieme hanno dato vita a qualcosa che è rimasto nei cuori degli appassionati. Quindi Grazie. Vogliamo omaggiarlo così. Soprannominato “the go show” per i suoi modi eccentrici e non solo, anche per le acrobazie che faceva in pista, era un talento fuori discussione, di quelli che debuttano con il botto. Infatti, approdò in Superbike nel 94 come Wild Card su una moto di media competitività come la Kawasaki e appena diciannovenne, fece la pole, arrivo’ terzo in Gara1 e vinse Gara2 nel Gran premio di casa in Australia. Pazzesco. In mezzo ad un branco di fenomeni e miti consacrati riuscì a vincere facendo dei numeri. Indimenticabili i suoi festeggiamenti..
Un pilota decisamente sopra le righe, un talento indiscusso che forse non ha avuto dal motociclismo quello che veramente avrebbe meritato, anche e purtroppo per via della sua vita da ragazzo scapestrato e ribelle fuori dalle piste (trovato positivo più volte alla cannabis) spesso si presentava nel paddock in condizioni diciamo non proprio brillanti, ma che comunque, sapeva regalare le emozioni che solo genio sregolatezza sanno dare..figlio di un motociclismo diverso e di quegli anni irripetibili dove si percepiva ancora la passione e la cattiveria sportiva quella leale, botte in pista e amici fuori. Se si pensa che Gobert ha solo 4 anni in più di Valentino Rossi viene facile pensare a quanto poco sia durata la sua carriera motociclistica “sulla cresta dell’onda” e purtroppo anche la sua vita..Qui sotto vedetevi un video che ho trovato su YouTube, in cui Il leggendario telecronista sportivo Giovanni Di Pillo, che lo ha conosciuto, descrive Anthony Gobert.
Avevamo scritto un articolo su di lui e sulla sua impresa con la Bimota in Superbike, che vi lasciamo qui