Le moto che saliranno di valore nei prossimi anni. 6 #youngtimer da comprare ora (parte1)

Le moto che saliranno di valore nei prossimi anni. 6 #youngtimer da comprare ora (parte1)

18 Giugno 2021 6 di La Redazione

—->>> SECONDA PARTE ——>>>TERZA PARTE

Quante volte vi sarà capitato di curiosare sui siti di moto alla ricerca di modelli del passato che per qualsiasi motivo all’epoca in cui uscirono non vi potevate comprare – oppure – che avete avuto e che vorreste ricomprare, moto che però con il tempo sono diventate significative e che in qualche caso sono diventate anche simbolo di un epoca e di una generazione. Vi accorgete con amara sorpresa che il valore di alcuni modelli è salito enormemente. Moto che fino a una manciata di anni fa “Ve le tiravano dietro” in alcuni casi quasi regalate, adesso hanno raggiunto un prezzo talvolta superiore al valore di quando uscirono da nuove. È questo il caso, ad esempio, della maggior parte delle 125/250 due tempi di inizio/metà anni 90. Succede ad un certo punto che si crea un mercato parallelo a quello dell’ usato che segue la valutazione standard, un mercato di nicchia fatto di appassionati di un determinato modello disposti a spendere sempre di più per accaparrarsene una. Attenzione però perché non vale indistintamente per tutto. Il valore può cambiare notevolmente a seconda dello stato in cui la troviamo. I modelli restaurati, anche se bene, valgono meno di quelli conservati (ovvero tenuti in maniera maniacale) – come usciti di fabbrica – così come valgono meno le moto a cui viene cambiato colore o accessori come specchietti, portatarga, marmitta e di cui magari sono andati persi gli originali di fabbrica. In poche parole il loro valore è direttamente proporzionale allo stato di conservazione rispetto alla loro origine. Gli upgrade vanno bene solo a patto che ci sia la possibilità per chi la acquista, di rimetterla come è nata. In rari casi anche la colorazione può influire sul prezzo, ci sono livree che valgono più di altre. Tutto sempre a seconda della loro richiesta.

Abbiamo selezionato alcune moto che secondo la nostra previsione e osservando il loro andamento negli anni sul mercato dell’ usato, stanno diventando iconiche, destinate a tutti gli effetti ai maniacali motociclisti/collezionisti o di desiderosi di un particolare modello. Leggi anche la SECONDA PARTE e la TERZA PARTE con altri 10 modelli che probabilmente saranno un buon investimento

CBR 900RR fireblade (sc28) 1992-1994

Ideata dal genio Giapponese Tadao Baba fu Presentata al salone di Colonia nel 1992 con il Nome di battaglia, Fireblade “Lama di fuoco” è considerata una delle moto sportive meglio riuscite della storia. La particolarità di questa Honda è stata quella di essere leggera e agile come una 750 ma con un motore da 893cc, il che si traduceva in una moto divertentissima, bella da guidare con tanta potenza e coppia . Non una Superbike ma neanche una mille. Ricordiamoci che le mille dell’ epoca erano grandi, potenti ma anche pesanti e in un certo senso La CBR 900RR ha segnato il passaggio verso quelle che sono oggi le mille moderne. Il suo indistruttibile 4 cilindri in linea 16v era capace di 124cv a 11000 giri che unito ad un peso a secco dichiarato di soli 185kg faceva della fireblade una delle moto con il miglior rapporto peso potenza dell’epoca.

Il suo inedito cerchio anteriore da 16″ ( quando ormai quasi tutti utilizzavano cerchi da 17″) dava molta agilità alla moto, rendendola però anche un po’ nervosetta. Molte si trovano infatti dotate di un ammortizzatore di sterzo che ne smorza i non rari sbacchettamenti. La linea è ormai entrata nella leggenda, con il cupolino a doppio faro tondo fino al 93 e poi con l’ancor più bello (a mio avviso) faro con il vetro dal 94.

Un altro tratto unico e distintivo dei primi modelli sono i fori nel cupolino e nella parte inferiore della carena, che stando a quanto veniva dichiarato servirebbero a dare stabilità alla moto alle alte velocità eliminando le turbolenze e migliorandone la penetrazione aerodinamica. La linea della CBR 900RR è ancora bellissima ed alcune sgargianti colorazioni donavano alla moto un aspetto da vera Racing Stradale. Un capolavoro sia il telaio che il forcellone in alluminio spazzolato le cui saldature sono ancora oggi allo stato dell’arte. Il successo nelle vendite, la cura nell’assemblaggio e dei particolari, la guidabilità e il design da vera Hypersport anni 90 fanno di questa moto un oggetto da collezione ancora oggi bello da guidare. Le quotazioni stanno salendo, per i modelli messi meglio si può spendere già 3500/4000 euro ma crediamo che presto ce ne vorranno di più.

CBR 600F2 1991-1994

Il modello CBR 600F è nato nel 1987, sostituiva la honda VF 500 ed era venduto per il mercato Americano con il nome Hurricane. Fu però Nel 1991 con la nascita del nuovo modello denominato F2 che furono fatti dei grandissimi passi avanti sia per quanto riguardava il motore 4cilindri 16v che sviluppava ben 100cv sia nelle quote ciclistiche oltre ad un ammodernamento della linea, diventata da subito iconica e durata praticamente per un decennio intero, fino al 1998 con solo un paio di piccoli restyling. La prima versione, quella fino al 94 è rimasta praticamente invariata guadagnando solo la forcella regolabile nel 93 e un tendicatena di distribuzione nuovo ma restando identica al modello del 1991 con solo le colorazioni aggiornate.

È proprio però la primissima F2 che sta suscitando sempre più interesse tra i collezionisti specialmente in alcune rare colorazioni, come quella del 91, denominata “Benetton” a causa della somiglianza nella scelta dei colori con la nota casa di abbigliamento e la bellissima Colorazione “HRC” del 1993, queste sono le più gettonate ma anche alcune altre, come quella grigio nero e Fuxia del 94 o quella rosso nera del 92 nelle due versioni con i colori invertiti. Siamo quasi sicuri che i numerosi amanti del modello saranno disposti a spendere molto più tra qualche anno per i modelli messi meglio rispetto agli attuali 2000/2500euro in media per le colorazioni meno celebri. Affrettatevi.

DUCATI 748 (1994-2002)

Secondo la nostra previsione la Ducati 748 è una moto destinata a salire molto di quotazione nei prossimi anni e il motivo è semplice. La 916 ma anche la 996/998 ormai hanno raggiunto valori elevati anche nella versione biposto per non parlare delle versioni speciali come la 916 Senna o la Sp o la 996/998R. Sono moto molto ricercate e gli oggetti che si trovano oggi, in genere sono ben conservati, tenuti benissimo e sempre meno disponibili. La Ducati 748 è di fatto esattamente identica alla 916 in tutto e per tutto ma di cilindrata inferiore.

È stata prodotta in molteplici versioni nel corso della sua produzione alcune delle quali numerate e quindi che hanno già un valore intrinseco. I modelli che sono stati prodotti sono: 748 Biposto, 748 SP, 748 Strada, 748 SPS, 748, 748 S e 748 R. Le versioni base,biposto, fino ad oggi hanno avuto prezzi accessibili, con un po’ di fortuna si trovano ancora tra i 3500 e i 4500 euro ma le quotazioni sono destinate a salire nei prossimi anni.

DUCATI 749-999

Un altra Ducati.Stavolta però È il brutto anatroccolo disegnato da Pierre Terblanche che fece storcere più di un naso e che ferì duramente chi si aspettava tutta un altra moto come erede della 916. Con il tempo però, anche grazie agli innumerevoli successi e mondiali conquistati in Superbike, ha aggiunto prestigio al suo curriculum che è quello di moto vittoriosa .E’ stata infatti la Ducati più vincente di sempre che a differenza della 916 se la vide con le 4 cilindri di pari cilindrata, vincendo prepotentemente. Da moto rivoluzionaria e fuori dagli schemi oggi è diventata un Classico grazie anche alla tipologia costruttiva che appartiene alle Ducati vecchio stile ovvero, telaio a traliccio, frizione a secco, distribuzione Desmodromica che sono le pietre miliari delle Ducati dure e crude degli anni passati.

Molti collezionisti si stanno man a mano avvicinando a questi modelli che hanno nel bene e nel male lasciato il segno nella storia della casa e che hanno fatto da spartiacque tra le Ducati di un tempo e quelle di oggi. Le versioni speciali sono già a prezzi elevati ma sono proprio le versioni base e S che saliranno in maniera vertiginosa da qui ai prossimi 10 anni rispetto agli attuali 4000 euro di media.

KAWASAKI Zx-7R / RR (1996-2003)

Una delle Superbike più longeve di sempre, una moto dall’ aspetto imponente e non avanguardistico rispetto a molte sue coeve rivali specialmente R7 e 996 contro cui ha combattuto per qualche stagione. Decisamente corsaiola È stata prodotta in due versioni Zx-7R con il codino biposto e la Zx7RR monoposto che era una vera Race Replica con alcune migliorie a freni, motore, ciclistica rispetto alla base. Le più ricercate sono quest’ultima e le prime versioni con il codone viola e i portanumeri bianchi.

La sua scarsa diffusione nel nostro mercato ne aumenta moltissimo la sua esclusività ed è sempre più rara. La Kawasaki ZX-7 è una vera moto anni 90, una delle maggiori icone delle gare Superbike di quegli anni, distinguibile dalle altre per il suo colore verde acceso e per l’urlo lancinante del suo potente 4cilindri in linea. Le gesta del suo pilota simbolo, il Giapponese Akira Yanagawa sono rimaste impresse nei ricordi dei Kawasakisti. La sua rarità unita ad un intramontabile alone di moto simbolo di un epoca bellissima per il motosport ne hanno fatto crescere la desiderabilità tra gli appassionati. Le quotazioni sono quindi in forte rialzo.

YAMAHA YZF 1000 R1 1998

La Yamaha R1 sconvolse il mondo delle supersportive facendo invecchiare di colpo tutta la concorrenza. Il suo punto di forza fu il rapporto peso/potenza da primato unito ad una linea snella e ultramoderna per l’epoca. Una di quelle moto ancora priva di qualsiasi controllo elettronico e addirittura a carburatori, il che si traduceva in un erogazione cattiva agli alti,molto efficace in pista ma che richiedeva parecchia attenzione nella guida su strada. La Yamaha yzf R1 fu la prima Superbike da 1000cc di cilindrata, infatti di lì a poco anche per le altre case i tempi divennero maturi per abbandonare la cubatura da 750cc in favore quella da un litro e di conseguenza anche in superbike si passò ai mille. Compattissima nelle misure ed estremamente corsaiola ai tester dell’ epoca piacque e ne risultarono particolarmente soddisfatti definendola una moto agile, leggera, potente e estremamente precisa. In poche parole Epocale. 150Cv a 10000 g/Min per 177kg di peso. Il primissimo modello del 1998 sta diventando sempre più oggetto di attenzione da parte dei collezionisti. Il colore della R1 più ambito è il bianco e rosso ma è ricercata anche nella versione blu.