Nuova Honda CBR 1000RR-R la REGINA di Eicma 2019
Come ci aspettavamo la regina di questo anno è la tanto attesa nuova Honda CBR 1000 RR, presentata in versione standard ed SP. È una moto che adesso si pone ai vertici della categoria SBK forte dei suoi 217cv a 14000giri al minuto. Con questa moto la casa alata punta a riprendersi il mondiale SBK con l’ingaggio di Alvaro Bautista.
In effetti gli Interventi sia sul motore che sulla ciclistica e l’elettronica sono veramente tanti. Molti avrebbero desiderato da Honda un motore V4 derivato magari dalla MotoGp, ma haime,la sigla CBR parla già da sola di una moto a 4cilindri in linea. Poco male se pensiamo allo strapotere della Kawasaki 1000 in Superbike con la stessa tipologia di motore.
MOTORE E CICLISTICA
Il motore è stato radicalmente riprogettato e i valori di potenza attuali vengono raggiunti grazie ad un propulsore più superquadro del precedente ( da 76 ad 81mm di alesaggio) raggiungendo valori delle V4. Le valvole a comando misto catena, ingranaggi e bilancieri a dito snelliscono il sistema permettendo regimi di rotazione più elevati. L’asse a camme ha i lobi con trattamento DLC e i pistoni sono forgiati con allumino ancora più alleggerito ( brevettato da Honda) e sono raffreddati da un getto d’olio multipoint per migliorare la affidabilità agli alti regimi. I piedi di Biella sono serrati da bulloni in acciaio al cromo molibdeno vanadio HB 149, le bronzine spinotto sono in rame berillio C1720-HT lucidato. Il motore è ora più piccolo e leggero,tutto ciò ha portato alla progettazione di un telaio diverso e più compatto che porta al risultato di una moto più piccola, il quale inoltre, ha un processo produttivo che è lo stesso delle moto realizzate dalla HRC. Il forcellone è uguale a quello utilizzato dalla Honda RC 213 v-S rivisto in rigidità ( minore in laterale)
L’Airbox è stato ingrandito raggiungendo valori prossimi a quelli delle attuali RC-V MotoGP così come sono ingranditi i corpi farfallati ora di sezione ovale da 52 anziché 48mm
Le differenze tra la versione RR-R e la SP risiedono principalmente nel comparto sospensioni e freni. La versione standard vanta di un già eccellente pacchetto, dotato di sospensioni Showa con forcella BPF con steli da 43mm e mono BFRC-L e impianto frenante Nissin, mentre la versione SP vanta di un pacchetto full Ohlins S-EC con sistema di taratura OBTI. Forcella pressurizzata NPX e mono TTX 36 con dei migliori freni Brembo Stylema, la dimensione dei dischi in tutti e due i casi è di ben 330mm di diametro.
Il cerchio posteriore è stato alleggerito e Monta Pneumatico da 200/55-17 mentre all’anteriore il solito 120/70-17.
ELETTRONICA
Grandissimo il lavoro fatto anche sulla gestione elettronica della moto. Tre riding mode che configurano 5 livelli di erogazione di potenza, tre di freno motore e tre di impennata. Nove invece i livelli di controllo di trazione che includono Slide Control e Lounch Control su ben 4 livelli.
Migliorato anche l’ABS che mantiene la funzione cornering e di antisollevamento della ruota posteriore che dispone di due impostazioni, la Sport e la Track per l’uso in circuito.
AERODINAMICA
Il pacchetto aerodinamico è stato sviluppato grazie anche all’esperienza di Honda in MotoGP con un CX di appena 0.27 in configurazione Pista. Anche per Honda sono arrivate le famose alette aerodinamiche ma in versione “in carena” simili a quelle usate in passato in motogp e secondo me molto più belle di quelle “posticce” montate sulla Panigale V4 R. Anche nel caso della Honda dovrebbero migliorare il comportamento della moto in accelerazione e in frenata non penalizzando il comportamento dinamico della moto in curva.
DESIGN
A mio avviso la Honda CBR 1000 RR 2020 è una moto bellissima, più bella della precedente, per quanto possibile. Il frontale è ingrandito sia per quanto riguarda il cupolino che la vista frontale globale anche per via delle nuove alette dentro la carena. Il serbatoio Risulta essere più compatto e basso e la posizione in sella mi è sembrata ottima e comoda con il manubrio molto vicino, abbastanza aperto e largo, le pedane arretrate ma non troppo alte. L’impressione che ho avuto è di una moto confortevole per essere una hypersport ( anche per me che sono alto 1.70 ) .Il posteriore è più slanciato e il codino riprende molto quello della Panigale V2 specialmente se visto da sotto. Bellissima la fanaleria sia frontale che posteriore a led ma con doppio punto luce tondo per lato sia davanti che dietro.
Honda ha superato di gran lunga le mie aspettative con una moto 1000 tutta nuova anche senza passare al V4, una moto piena di contenuti e per niente scontata che lascia ben sperare Anche per il prossimo futuro in SBK.