Perché comprare una moto Supersportiva e perché no
“Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”.
( Enzo Ferrari)
Questo articolo si ispira a quel tipo di motociclista al quale ho dedicato questo sito fin dalle sue prime righe. Ogni Motociclista a cui piace la guida su strada, a cui piace fare le curve – le pieghe – in gergo motociclistico e che non può giocoforza non avere, avere avuto o sognare una moto Supersportiva, carenata e con i semi manubri –Sotto la piastra di sterzo (intendo) -In sostanza, la moto da corsa. Quel motociclista che nonostante la consapevolezza di cosa voglia dire avere questo tipo di moto se ne frega altamente e va per la sua strada guidando quello che per lui è più un sentimento su due ruote che un mezzo di trasporto.
Sono cresciuto negli anni 90, ai tempi di un motociclismo in continua evoluzione. Anni delle Superbike, anni in cui sono nate moto leggendarie che hanno gettato le basi per arrivare a quelle di oggi e che hanno fatto sognare e avvicinare tanti appassionati alle moto. Le ciclistiche da allora non sono cambiate più di tanto in termini concettuali. Telai in alluminio a delta o se preferite a diamante da 30 anni a questa parte non hanno fatto chissà quali salti evolutivi anche in termini di geometrie. Straordinari invece i passi da gigante fatti rispetto ad una moto degli anni 60 cioè di trenta anni prima ancora. Gli anni 90 sono stati anche anni in cui si prendeva coscienza di quanto ormai le moto andassero sempre più forte e lentamente anche dell’importanza delle protezioni, del casco e dell’abbigliamento tecnico che fino agli anni ottanta erano ancora considerati da molti scomodi suppellettili che toglievano il fascino del vento nei capelli o della t-shirt in estate in puro stile James Dean o Steve McQueen. In questo senso il Motorsport e le corse in moto hanno dato un grande aiuto sia in termini di sicurezza che di visione generale del motociclista anche da un punto di vista estetico che nel frattempo stava diventando sempre più specializzato e “professionale” e sempre più rassomigliante ai piloti che la domenica giravano sui circuiti. Questa presa di coscienza infatti oltre ad aver salvato la pelle a molti giovani ha portato alla voglia di emulare i propri piloti beniamini del momento spesso comprando i loro caschi e le tute, in sella a delle vere e proprie Superbike del tutto simili a quelle da gran premio e da cui derivavano le moto da corsa.
Ed è anche grazie alla spinta delle corse che spesso nasce la voglia di comprarsi una supersportiva. All’ apparenza scegliere questo tipo di moto sembra molto semplice poiché , basta volerla -direte voi – SI dico io – ma scendendo anche a dei grossi, grossi..compromessi. Dagli anni 90 in poi sono nate anche probabilmente proprio per questo motivo ovvero – i compromessi – moltissime altre tipologie di moto derivate dalle supersportive proprio per andare alla ricerca di motociclisti disposti a scendere a compromessi spesso molto difficili da digerire per i puristi ma a volte necessari in base alle necessità. Le moto sono diventate pian piano un arcobaleno di varianti, ognuna in modo diverso dall’ altra con più o meno sportività all’ interno. Pensiamo alle Naked. Fino agli anni 90 non esistevano, intese come moto sportive. Poi ad un certo punto, il settore è esploso. In alcuni casi si vedono vere e proprie ciclistiche derivate dalle moto da corsa con motori anch’essi molto spinti e spesso identici alle sorelle carenate. Via gli scomodi semi manubri rimpiazzati da un unico manubrio più alto sopra la forcella e via carene e cupolino. Nel contesto, Come non menzionare le Crossover Sportive e da qui si aprirebbe un altro ventaglio di modelli più o meno vicini alla sportività. Un taglia e cuci continuo per cercare di accontentare tutti e di andare incontro a tutte le esigenze..
FERMI UN ATTIMO PERÒ. Non facciamo confusione, Non voglio parlarvi di questo. Non voglio parlare di modelli derivati da moto supersportive e non voglio neanche perdermi nella foresta infinita di modelli a cui siamo arrivati oggi in cui puoi trovare una moto per tutti. Di supersportive c’è ne sono solo una categoria. Quindi niente compromessi. Avete accettato di non scenderci perche siete troppo convinti. Volete una carenata con carene cupolino e semi manubri. BENE. Vi piacciono a tal punto da non valutare altro. Una sola moto in garage. Ok.
Per scegliere come unica moto una Supersportiva avrete già considerato tutti gli aspetti positivi e negativi che possono esserci nel possedere una moto così estrema. La scomodità è Senza dubbio l’ aspetto principale su cui vi siete soffermati. Sono moto fatte per dare il meglio di sé in pista. Molte di esse sono state progettate prima per la pista e collaudate tra i cordoli, successivamente omologate con fari e frecce per girare in strada. Alcuni esempi? Ducati 916, 999, R1… CBR 1000 ecc sono state studiate a tavolino per vincere gare per le derivate di serie come la Superbike. È normale che la posizione in sella sia ottimizzata per la prestazione pura..questo è uno degli aspetti principali per cui molti decidono di non comprarle. La scomodita’. Chi vuole viaggiare, godersi i panorami specialmente in due portandosi dietro il necessario per andare in vacanza deciderà di comprare una crossover o comunque una turistica. Stesso discorso per chi usa la moto tutti i giorni per spostamenti vari compreso recarsi al lavoro. Impossibile con una Panigale V4R.
I motivi per cui non scegliere una supersportiva possono essere tanti e per la maggior parte hanno tutti a che fare con la praticità e l’ impegno fisico che una moto del genere richiede. Ci metterei in mezzo anche l’esperienza perché sono moto che richiedono una capacità di pilotaggio che non tutti quelli che l’ hanno mai avuta forse sono in grado di esprimere. L’angolo di sterzo per le manovre è estremamente ridotto e Impostare una curva, con la giusta traiettoria e velocità non è una cosa semplice come su una moto dalla guida alta, è più facile sbagliare e soprattutto molto difficile rimediare o riprendere una curva ormai impostata male e se parliamo delle ultime sportive da oltre 200cv la faccenda si complica notevolmente. Bisogna sapere cosa stiamo facendo.
Analizzati tutti gli aspetti negativi a questo punto non resta da dire che la scelta di una supersportiva come unica moto diventa un discorso che ha molto più a che fare con la passione allo stato puro. Non più un mezzo di trasporto ma spesso un opera d’arte.Le supersportive hanno un fascino davvero unico. La bellezza, prima di tutto..le moto più belle e iconiche sono tutte supersportive, a volte leggendarie a volte moderne ma sono le moto più guardate, osservate, quelle che più di tutte trasudano corse, pista e competizione. Molte di esse hanno vinto in Superbike ed è inevitabile che i possessori ne vadano fieri e si sentano un po’ piloti. Scegliere una Supersportiva è avere la consapevolezza di avere un mezzo non da tutti, da usare con passione, per uscite finalizzate al puro divertimento perché infatti oltre che belle da vedere sono anche le moto piu belle da guidare in assoluto sia su strada ma soprattutto in pista. Aprire il garage e trovare la moto dei propri sogni che magari ha vinto titoli e titoli in superbike pronta ad aspettarvi è una visione celestiale che riempie gli occhi e il cuore come nessun altra moto per un vero appassionato saprebbe fare. Quindi, Al diavolo la scomodita’ quando si parla di passione.