Viaggio dentro al Museo Ducati tra Moto da corsa, storia e piloti.
Sono stato al museo due volte, la seconda, dopo il suo restyling , ogni volta è stata un esperienza fantastica! si possono ammirare sia i mitici modelli che hanno corso e fatto grande questo marchio, sia rarissimi esemplari stradali, praticamente immacolati.
In questo articolo metterò insieme alcune delle foto più belle che ho fatto nelle due visite, alcuni modelli non sono più esposti ed altri sono stati aggiunti, quindi se andrete, troverete sicuramente alcune incongruenze tra le mie foto e quello che effettivamente vedrete.
In qualità di possessore di una Ducati ho anche ricevuto lo sconto pagando 10 euro anzichè 15 che è il costo del biglietto intero, un piccolo gesto che ho apprezzato e che sottolinea il rispetto che l’azienda ha nei confronti degli appassionati del marchio, anche dei possessori di moto vecchie o di seconda mano, basta che abbiano una Ducati. Dovrete presentare il libretto della moto ed un documento. Naturalmente lo sconto è valido solo per il proprietario.
Il museo si trova nello stesso grande complesso di edifici dove si trova anche la stessa fabbrica. All’accettazione vi daranno un cartellino da esporre che vi permetterà di entrare nel Museo. Una volta dentro, sulla destra, dopo le scale, appaiono subito le due moto partecipanti ai mondiali MotoGp, la Desmosedici di Andrea Dovizioso e Superbike, la Panigale V2 di Chaz Davies.
In questo museo è veramente raccolta tutta la storia della fabbrica sin dai tempi della guerra in cui Ducati produceva Radio, per passare poi all’avvento del primo motore, il Cucciolo 50cc, passando poi attraverso i vari storici modelli, la SS 750 Paul Smart ,la 900ss di Mike hailwood, la 750 F1 di Lucchinelli e via via tutte le moto che hanno vinto, sia in Superbike che in motoGp..c’è la desmosedici di Hayden, di Capirossi, naturalmente quella di Stoner ma non c’è quella di Rossi.
Entrati nella sala semisferica tutte le moto vincitrici di gare si aprono a ventaglio in ordine cronologico, per anno,dalla più vecchia alla più recente. Per un appassionato è uno spettacolo veramente unico e la mente viaggia immaginandosi quei tempi o semplicemente a rivivere alcuni stratosferici mondiali in cui ducati dominava, ricordando alcuni dei piloti più personali che abbia mai visto correre come Giancarlo Falappa, Troy Corser, Carl Fogarty, Troy Bailiss, tutti quanti hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati Ducatisti.
Cucciolo 50cc
Motore Pantah 2v Motore Desmoquattro 4v
Ducati 900ss Mike Hailwood sullo sfondo Ducati 750 ss Paul Smart Ducati 750 ss 1972 Imola
Ducati 750 F1 Marco Lucchinelli
Lucky Contagiri 750F1 Lucchinelli
750 F1 stradale
Ducati 851 Giancarlo Falappa Ducati 851/888 Dugh Polen
Cruscotto digitale ducati 851
Ducati Supermono 1993
Desmoquattro monocilindrico disegnato da Pierre Terblanche
916 Campione del mondo Carl Fogarty 916/996 Troy Bayliss
Freni in carboceramica Ducati 916 Troy Corser
Ducati 996R Troy Bayliss Livrea Imola 2001 Paul Smart Il fantastico grigio metallizzato e il mitico Joypad Playstation Super Troy Bayliss
Varie 1098 e 1198 Bayliss, Haga e Checa in primo piano Ducati 999R Neil Hodgson
Desmosedici Gp6 e Gp7 Capirossi e Stoner
Gp6 Loris Capirossi GP7 Campione del mondo con Caesy Stoner
Gp6 Livrea Mugello 2006 tricolore per festeggiare 80 anni dell’azienda
Loris Capirossi Gp3
Desmosedici stradale 2007
Ducati 916 Senna
Ducati 916
Ducati SuperSport 900 Superlight
Monster 900 1993
Ducati 851 Tricolore Ducati Paso 750